Tenuta Monteti

La nostra storia

Paolo Baratta, Gemma, Eva e Javier Pedrazzini

La storia di Tenuta Monteti comincia nel 1998, quando Gemma e Paolo Baratta, dopo anni di ricerca, trovano quest’angolo di Toscana nella bassa Maremma, dove riprendere un progetto di gioventù. In una piccola valle, a 15 km dal mare e a un’altezza di 145m, i campi sono protetti dal colle Monteti da cui l’azienda prende il nome.

La sfida era grande: non c’era nulla, campi da pascolo e una casa diroccata, e la zona era allora ancora inesplorata dal punto di vista della produzione vinicola di alta qualità. Ma Gemma e Paolo, corroborati da Carlo Ferrini, consulente fin dall’inizio, ne intuirono lo straordinario potenziale per produrre vini capaci di combinare personalità ed eleganza.

Poter cominciare da zero, senza una tradizione locale, né la cornice di una doc, ha significato la libertà di poter ascoltare il terreno e il clima, e piantare le varietà che meglio avrebbero risposto e trovato la loro espressione. Si scelsero Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Alicante Bouschet, che in queste colline mediterranee e arcaiche hanno presto trovato un’espressione personalissima.

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Durante i lavori di preparazione del terreno le ruspe incontrarono dei ciclopici massi. Furono estratti con grande cautela e, per la loro monumentale bellezza, furono messi in giro tra i viali e i vigneti, a far loro da guardiani. Sono naturalmente divenuti il simbolo della Tenuta.

La cantina fu progettata per lavorare in gravità e con metodo di vinificazione e maturazione parcellare, quindi in stretta sintonia con le diversità campo. La costruzione fu completata nel 2004, l’anno della prima annata prodotta, uscita sul mercato nel 2007.

Nel 2010 la figlia Eva prende la direzione dell’azienda affiancata dal marito Javier Pedrazzini, responsabile commerciale e supervisore alla produzione.

Completano oggi il gruppo di lavoro: Roberto Rossi, responsabile agricolo fin dall’inizio, Christian Coco, entrato come operaio di cantina nel 2008 e divenuto enologo responsabile nel 2012, e 12 operaie e operai specializzati di campo e di cantina. Enologo consulente, ancora oggi, Carlo Ferrini.

L’azienda ha sviluppato una sempre crescente attenzione al rispetto dell’ambiente in tutti gli aspetti del processo di produzione. Nel 2017 ha ottenuto il certificato di “Vino sostenibile” per Caburnio e Monteti, nell’ambito del programma V.I.V.A. “Vitivinicoltura Sostenibile” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Nel 2018 Tenuta Monteti ha acquisito la proprietà vicina, al di là della strada e alle pendici del colle Monteti, incorporando così oltre 5000 piante di olivi a regime biologico, nuovi boschi, e 6 ettari di campi su cui piantare nuovi vigneti.